#1| Cosa significa essere un exchange student: Per i genitori

Benvenuti! 

Potreste trovarvi qui per svariati motivi: volete diventare un exchange student, lo siete già stati, semplice curiosità... oppure non sapete resistere alla tentazione di mettere il naso nelle vite altrui. 

Nessun problema! sono qui apposta per te, qualunque sia la tua esigenza, ti racconterò per filo e per segno tutto ciò che vorrai sapere.

Veniamo al dunque: chi è l'exchange student? 
Ovviamente se già lo sapete potreste anche saltare questa parte più tecnica, ma ci tengo a soddisfare anche le esigenze di un genitore che non parla nemmeno inglese. 
Exchange student tradotto significa: studente di scambio, ovvero uno studente che per un periodo (può variare da un minimo di qualche settimana fino ad un massimo di un anno) andrà a studiare in un qualsiasi paese estero.

Ma realmente, cosa significa?
Mettiamo l'esperienza a nudo: ti ritroverai da solo, sparato in un paese di cui non conosci una ceppa, a malapena saprai spiccicare due parole della lingua del luogo e soprattutto non potrai contare sulla tua famiglia, inoltre vivrai in una famiglia di sconosciuti di cui non hai assolutamente idea di chi siano. Ah, dimenticavo: ti costa un rene farla. (prossimamente parleremo anche di questo.)
Un po' di ansia te l'ho fatta venire, eh? Ma non ti preoccupare, se tutti si fossero fermati qui a quest'ora non ci sarebbero state generazioni di exchange student che continuano da anni e anni. 
Per gli scettici: Tranquilli genitori, mi rivolgo soprattutto a voi in questo capitolo (sì, so che in un blog non ci sono i capitoli, ma sono nuova qui, ci sto provando) in quanto so che siete un pezzo fondamentale per far sì che questa esperienza riesca. Mandare vostro figlio da solo per un anno sembra un'idea folle, me ne rendo conto, ma con le giuste spiegazioni si riescono a risolvere tutti i dubbi. 
Spiegare tutta questa faccenda ad una persona che ne sa meno di zero è molto arduo, ma farò del mio meglio.


Perchè farlo?

  • Durante questo periodo all'estero lo studente imparerà fluentemente una lingua di cui nemmeno ne sapeva l'esistenza.

  • Imparerà ad essere indipendente e pronto ad affrontare i problemi della vita (sì ok, diciamo che imparerà a farsi il letto da solo, fare la lavatrice e cucinare. Mi sembra un grande guadagno, soprattutto per le madri!)

  • Conoscerà gente dall'altra parte del mondo, ampliando le proprie conoscenze. Diciamo che affronterà persone probabilmente completamente diverse da quelle a cui è abituato, quindi sicuramente avrà una mente più aperta e flessibile (da non sottovalutare assolutamente: "certe volte le cose bisogna saperle guardare da punti di vista diversi per capirle appieno").

  • Amplierà le proprie opportunità in tutti i campi, soprattutto quello del lavoro (sia che dopo l'anno all'estero lo studente decida di trasferirsi nel paese ospitante o che voglia rimanere in Italia.) Nel mondo lavorativo sono sempre più richieste tali figure che abbiano trascorso periodi all'estero, e la lingua è l'ultimo dei requisiti, perchè parliamoci chiaro: Non è un'esperienza facile, bisogna averne di coraggio.

Ma ovviamente vi starete chiedendo: Perchè farlo proprio da così giovani? 

Se non lo sapeste, è un'esperienza che solitamente si fa durante la quarta superiore, dove non si è nè troppo piccoli nè già all'università e quindi troppo grandi (chiaramente non la farete mai in quinta per ovvi motivi: la maturità). 
Da figlia so cosa significa chiedere una cosa del genere, è molto, veramente. Ce ne ho messo di tempo per riuscire a (quasi) convincere i miei genitori (prossimamente scriverò un capitolo al riguardo; preparatevi ad essere persuasi cari genitori). Tornando al dunque, è un'esperienza totalmente diversa, che differenzia dal conosciuto erasmus. Lo si fa a quest'età per un preciso motivo: si è piccoli ma non troppo, e quindi molto flessibili ma decisamente responsabili. 
E' un'opportunità che non tornerà mai più, si è giovani solo una volta nella vita, e scommetto che ciascun genitore desideroso di scoprire il mondo, se ne avesse avuto l'opportunità che ha vostro figlio ora, accetterebbe immediatamente. 
Certe volte pure per il ragazzo risulta inspiegabile il perchè fare questa esperienza. Ti affascina, necessiti di scoprire il mondo e sei impaziente di farlo. Fare una gita quando sarai grande in un altro paese, è completamente diverso da questa esperienza. Qui si tratta di essere un normale adolescente, che ancora deve scoprirsi, buttato in un contesto diversissimo da quello a cui è abituato, spezzando la monotonia della propria vita, quel classico cerchio vizioso che è la routine. 
E' un anno in cui vivi una vita completamente diversa, come fosse un'altra vita, scopri parti del tuo carattere, culture diverse... insomma parliamoci chiaro: è una figata assurda. 

Da questa esperienza ne esci solamente più arricchito (solo il portafoglio si alleggerisce), e fidatevi, anche se fate fatica fidatevi, ne vale la pena.
Io personalmente tutto quello che so è grazie ai duemila video di persone che raccontano le proprie esperienze, perchè vi giuro, mi sono fatta una cultura impressionante con le esperienze altrui. Non equivale certamente ad averle vissute, ma è qualcosa (informarsi è gratis!)
Quest'anno un sacco di studenti non potranno partire a casua della situazione Covid, e io, che vorrei partire nell'anno 2021-2022 ho paura di non riuscire. Probabilmente in un altro capit... post, tratteremo anche di questo.

Quindi cari genitori, se ne avete la possibilità, permettetegli di farla ai vostri figli.

Detto ciò, alla prossima.
Spyria


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