Che ci vado a fare in Finlandia?

Finlandia.

L'obiettivo di questo capitolo è quello di confrontare i pensieri e le opinioni prima e dopo essere partita. Poi vedremo cosa ne uscirà fuori.

Cosa vi viene in mente pensando a questo paese? A me sinceramente non molto. 
Fa freddo, c'è la neve, l'aurora boreale, la casa di babbo natale... Beh e tanti laghi, ma questo non lo sapevo, sono andata a cercarlo. 
La verità è che non so proprio niente se non qualche stereotipo, che tra l'altro alcuni finlandesi stessi confermano. Lo vedrò con i miei occhi.

Stereotipi:

  • Sono timidi: da un blog di una donna finlandese, ho letto che loro difficilmente ti vengono a parlare, e anzi a volte neanche apprezzano se mantieni un contatto visivo troppo prolungato. Poi per concludere non fanno neanche le "small talks", ovvero quelle piccole chiacchierate per rompere il ghiaccio quando non si ha nulla da dire. Insomma sono dei pezzi di ferro.

  • Bevono tanto: dicono che i finlandesi si sciolgono dopo un po' di alcool, infatti frequentano molto i bar (credo?). Dopo un certo orario non è più possibile la vendita di alcolici (dopo le 19 se non erro), infatti comprano prima e tornano a casa a bere. Ma questa è una cosa che accomuna tutti i paesi nordici. Inutile dire che io da exchange student non potrò averne nemmeno un goccio.

  • Non c'è vita sociale: Visto che il sole tramonta molto presto ed è quasi sempre notte (in inverno, che è il periodo in cui andrò io), difficilmente hanno una vita sociale. Sono cinque milioni di abitanti, che equivale a quindici persone per kilometro (ho letto così), e quindi sono abituati ad avere i loro spazi e comunicare lo stretto necessario. Dicono anche che è un paese pieno di "depressi", e al riguardo ho sentito da una mamma finlandese, che è anche vero il fatto per cui in Finlandia le malattie mentali siano più riconosciute che in Italia.
  • Non ci sono pericoli: non si sente praticamente mai parlare della Finlandia come crimini, e anzi, dicono pure che i bambini vanno a scuola da soli, talmente sono sicure le strade. Sarà vero? probabile, ma chi lo sa. 

  • Aperti mentalmente: questo in realtà non lo so, è una mia impressione più che altro, ma già il semplice fatto che come lingua ufficiale hanno anche lo svedese e l'inglese oltre al suomi, mi fa intendere che siano più aperti. Però è allo stesso tempo un controsenso, perchè se sono persone riservate, presupponendo anche attaccati alla loro cultura, come possono essere più aperti di noi italiani ad esempio? Insomma, l'Italia è stata conquistata da chiunque, ha tantissime influenze, eppure la Finlandia è più avanti in alcuni traguardi (parità dei sessi, meno disoccupazione e povertà...). Boh, può anche essere che sono le otto di Giovedì mattina e sono ancora fusa.
    (E' la me del futuro a scrivere, sono passate due settimane e sono le 12 di Mercoledì mentre il prof interroga sull'Inferno. Passo e chiudo).

Per concludere vorrei dire che secondo me i finlandesi sono come dei veri e propri pezzi di ferro in lande innevate. Sono freddi se lasciati soli e all'aperto, ma si riscaldano a contatto con gli altri. 


Ci sarebbero altre cose da dire in realtà dal punto di vista personale. 
Io, cosa mi aspetto?

Non so minimamente cosa aspettarmi in realtà, cosa potrei trovare o non lo so. Ovviamente il consiglio che mi hanno dato è quello di non farsi aspettative, perchè magari mi aspetto un castello di ghiaccio con un principe alto e biondo ad aspettarmi e quello che trovo è un piatto di patate e stufato. Però vorrei comunque poter immaginare qualcosa. Ma partiamo da una domanda "più semplice":  
Cosa voglio?

Io vorrei vivere l'esperienza più bella della mia vita, conoscere tante persone ma specialmente legarci tanto. Vorrei trovare una seconda casa in cui tornare quando voglio, una famiglia su cui fare affidamento e dei fratelli o sorelle per la vita. Vorrei trovare qualcosa da tenere per sempre, e la mia preoccupazione più grande non è solamente non riuscire a trovare tutte queste cose, ma non riuscire a tenermele strette. Ho paura che magari sarà una cosa solamente di passaggio. Poi volendo, ho sempre questo ripensamento sul fatto che farò solamente sei mesi invece che un anno. Forse avrei potuto lottare di più per fare l'anno... Ma è stata una situazione difficile e probabilmente se avessi fatto diversamente non sarei mai finita in Finlandia. 
Ma così è andata e va bene, godiamoci ciò che otteniamo, perchè comunque non è stato facile e possibilmente, se non avessi fatto ciò che ho fatto, in questo momento sarei a piangere in un angolino invece che a scrivere questo capitolo.
Quindi mi ritengo soddisfatta, farò di tutto per trarne il meglio, nonostante sono a conoscenza che ci saranno momenti bui (anche perchè in inverno lì il sole non c'è mai).

Detto ciò, alla prossima
Spyria





Commenti

  1. here i am per dirti che la fine di questo post è stra bella :((

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    1. Grazie♡ tu hai partecipato a tutto il processo👀

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